L'IMMERSIONE RACCONTATA DA ...
Antonio Achilli
La Sardegna è ricca di opportunità per le immersioni subacquee, cercherò quindi di illustrarla periodicamente, percorrendola in un itinerario che si svolgerà da Capo Caccia, allestremo Nord-Ovest in senso orario fino a Bosa, dando qualche informazione sui periodi migliori, le strutture ricettive, i diving ecc.
Autunno, è la stagione dei meloni!
Immersione alla ricerca di "un frutto di stagione" molto particolare.
Capo Caccia (istituendo Parco) è una punta calcarea alta più di 200 metri, che
si inabissa in verticale fino a 40 metri, uno scenario bellissimo ma ancora meglio se
osservato sotto la superficie.
Dai primi metri è un compatto strato di vita di ogni genere in competizione e che
lotta per la conquista del territorio e del cibo, non un solo pezzo di roccia è nudo.
Nella zona in cui battono le onde, a volte possenti, uno strato di lichene marino (
Lithophyllum lichenoides, un alga calcarea) forma un corridoio quasi percorribile
intervallato a tratti dalla Cystoseira (alga), poi la parete completamente ricoperta di
spugne, ascidie, tunicati, nudibranchi e tante altre forme di vita così compatte che
pochi metri quadri bastano come campione per poter scrivere pagine e pagine di biologia.
Dopo i 10 metri iniziano le gorgonie gialle (Eunicella cavolinii), gli alcionari, i
coralli intorno si muovono pesci di ogni genere dai sarranidi ai blennidi in un turbirare
di colori viola, rosso, giallo
.
Non parliamo delle grotte qui così numerose: una per tutte, la madre di tutte le
grotte subacquee "Nereo" che si sviluppa in circa 350 metri di doppi cunicoli
che uniscono due favolose sale avangrotta: gli archi di nereo e sifoni di nereo.
Non dobbiamo farci distrarre troppo, oggi siamo alla ricerca di un soggetto
fotografico particolare il "riccio melone" o Echinus melo che si può trovare
solitamente in questa area sotto i 30 metri di profondità.
Limmersione.
Fine di settembre, punta estrema di capo caccia circa 100 metri a sud-ovest della grotta della"madonnina", componenti del gruppo Andrea, Toto, ed io (Antonio).
Siamo tutti e tre appassionati
di fotografia (ma non solo) quindi a caccia di immagini, dopo essere partiti dal
porticciolo di Porto Conte, ancoriamo il gommone di fronte alla parete del capo in
corrispondenza di un grosso buco passante su uno spuntone di roccia pochi metri sopra la
superficie ed a circa 50 m. ad Ovest della "Madonnina".
Il tempo di mettere in acqua le attrezzature, verificare le macchine, gli
illuminatori e siamo in acqua, oggi è fresca (ma quando mai! qui è sempre
fresca)
saranno una ventina di gradi, noi indossiamo le semistagne da 7 mm. che smetteremmo ai
primi di novembre passando alle stagne.
Tutto è "OK" quindi si scende lentamente fino a 18 metri in uno scenario
incantevole, tra grandi rocce
calcaree nuvole di saraghi e castagnole, diversi alcionari ( alcionum palmatum)
rossi gonfi nella corrente e dei bei rametti di corallo rosso (corallium rubrum) e una
gorgonia gialla (Eunicella cavolini) con sopra un giglio di mare color mattone (Antedon
mediterranea) meritano diversi scatti.
Scendiamo poi per un lieve declivio
disseminato di proiettili di mitragliatrice, anche a pacchi interi, residui ormai corrosi
ed imbelli della seconda guerra mondiale, diversi polpi occhieggiano dalle loro tane
vicine a belle spugne a candelabro, siamo a 24.
Il fondo scende ora più rapidamente, cosparso di detriri e rocce a 32
iniziano le prime gorgonie rosse ( Paramuricea clavata ), prima piccole e solo nelle parti
esposte a nord, poi sempre più numerose e grandi con i polipi aperti a nutrirsi in una
discreta corrente da Ovest, di un colore rosso cupo quasi viola anche con il più potente
faro.
La luminosità è fortemente diminuita e così la temperatura che è scesa a 15
gradi, ma la visibilità è buona quindi intravediamo una ventina di metri più avanti la
nostra metà: due grandi rocce a forma di parallelepipedo che si innalzano di 3-4 metri
dal fondo, quasi parallele tra loro e distanti poco più di un metro.
I due lati contrapposti sono letteralmente
rivestiti di paramuricee che si intrecciano, tra di loro il nostro "soggetto"
ricercato: un bel riccio melone di circa 20 centimetri di diametro, giallo ma così giallo
che anche spegnendo i fari sembra ancora dello stesso colore, con corte e rade spine dai
toni verdastri.
La solita rissa di scatti e lampi, in tre si fa confusione, allora Toto mette in
posa Andrea e me e scatta una foto ricordo (vedi). Disgustato (si fa per dire) dal
souvenir forzato mi allontano appena per controllare intorno, un successo, sul lato
esposto a sud ne trovo un altro ancora più bello e ,sorpresa, accanto ad un riccio
diadema (centrostefanus longispinus).
Sotto la cavità delle rocce alcune belle aragoste e, come so, a 40 metri di
distanza verso Sud, un piccolo scoglio con un bel ramo di falso Corallo nero (Gerardia
Savaglia),
.ma questa è unaltra storia.
Insomma abbiamo fatto il pieno di foto, di fortuna, di divertimento e di azoto, quindi non ci resta che rientrare e sfruttare la sosta di sicurezza e laria residua per scattare un rullo di macro in parete, il tutto in qualche metro dacqua, dove sappiamo di trovare dei bei soggetti.
Un forte rumore di eliche mi richiama alla realtà mentre cerco di far stare buono un peperoncino (blennide) che non vuole farsi mettere a fuoco, al che riemergo e vedo vicino al gommone la CP 256, la vedetta della Capitaneria ed il sottufficiale, Capo M .., che ci chiede cosa stiamo facendo, la risposta è ovvia: " Ohh!!, Capo M . stiamo pescando, abbiamo tre fucili ciascuno" e scatto una "flashata" da 200 watt, meno male che sono degli amici e che non si offendono se ogni tanto li prendiamo in giro, poi al porto toccherà a noi pagare il caffè per farci ..perdonare.
Il Cacciaimmersioni . Antonio
Notizie utili:
- Raggiungere la Sardegna è facile soprattutto fuori dal periodo critico di
luglio-agosto. Consiglio di sfruttare le tariffe agevolate per i fine
settimana ridotte del 50% (chiedere Alitalia) con destinazione Alghero, farvi venire a
prendere dai responsabili del Diving che avrete precedentemente contattato e che si sarà
preoccupato anche della sistemazione logistica.
- Partenza il venerdì sera, soggiorno per venerdì e sabato, rientro domenica
pomeriggio.
- Periodo migliore in assoluto settembre-ottobre
-Due immersioni diurne ed una notturna sabato con destinazione differenziata a
seconda dellesperienza professionale:
novizi: diurne "cala dellasino" e "Madonnina",
notturna " I grottini" ;
avanzati: diurne " Tunnel del Sommergibile e Il Canion" e
"La Pettata I°", notturna " Lo scoglio Isolato"
esperti: diurne "grotta di nereo" o "grotta di Falco"e
" La pettata II°", notturna "Il grottino del corallo".
O tante altre secondo le condizioni del tempo.
I Diving (operativi in ottobre):
Il più vicino ai luoghi dimmersione (10 minuti di gommone): Marco
079/942205-0368/3387048
Il più simpatico (20 minuti di gommone): Michele 079/987197-0368/555970
Il più "anziano" (20 minuti di gommone): Settimio 079/952433-0330/955350
- Vedi anche lista dei diving sul sito www.diveitaly.com
Per ulteriori notizie sulle immersioni telefonare dalle 8.30 alle 13.30 al 079/279623
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