Quando si ci è immersi in quasi tutto il Mediterraneo è naturale
cercare nuovi stimoli in altri mari e così si comincia ad organizzare viaggi per
immergersi in posti sempre nuovi e lontani.
Si comincia di solito con il Mar Rosso sia perché è più vicino a noi sia perché è
indubbiamente bello (anche se da qualche anno comincia ad essere un po' troppo affollato).
Ho cominciato a cercare nuove mete alla fine degli settanta e vi
assicuro che in Mar Rosso a quei tempi cerano pochissimi subacquei !( del Mar Rosso
parleremo un'altra volta)
Lultimo
viaggio lo ho fatto qualche mese addietro in uno dei pochi posti al mondo dove è
possibile incontrare un animale quasi estinto che ha dato luogo alla leggenda delle sirene
e che gli stessi marinai di Cristoforo Colombo, alla scoperta delle Americhe, scambiarono
per sirene: La FLORIDA .
Dalle ricerche che avevo fatto infatti risultava che nel periodo
invernale, un buon numero di questi animali svernasse risalendo il fiume Crystal River le
cui sorgenti calde riscaldano lacqua di quel tanto che basta per farli sopravvivere
nel loro sfociare nel Golfo del Messico.
Ma andiamo per ordine: i sirenidi ed in particolare i manatini (che sono quelli di cui ci
stiamo occupando) sono mammiferi marini molto grossi che possono arrivare anche a 4, 5
metri di lunghezza per un peso di una tonnellata e mezzo, hanno una grande e larga coda e
due piccoli arti anteriori, la loro testa è piccola con labbra carnose e piccoli occhi,
alla nascita sono lunghi circa un metro e pesano circa 50 kg.
In effetti non è che somiglino molto allidea che abbiamo delle sirene, ma fatto sta
che la fantasia popolare le ha creduti tali tanto che scientificamente appartengono alla
famiglia dei Sirenidi.
Hanno un carattere timido, sono erbivori ed assolutamente inoffensivi a meno che essere
investiti da un grosso esemplare spaventato in fuga.
Comunicano sott'acqua tra loro emettendo suoni gutturali ed ultrasuoni per
lorientamento in acque torbide, a differenza di altri mammiferi marini come per
esempio i trichechi, non sono in grado di uscire dallacqua.
Passano la maggior parte del tempo a mangiare alghe o piante acquatiche e a dormire,
riescono a vivere sia in acqua salata che in quella dolce a patto che la temperatura non
scenda sotto i 20°.
Riescono a fare apnee di 20 minuti quando dormono mentre la loro apnea si riduce ad 1
minuto o meno quando nuotano, mentre normalmente fanno apnee di circa 5 minuti .
A dispetto della loro mole sono comunque molto agili e riescono ad essere più veloci del
migliore subacqueo anche attrezzato con buone pinne, normalmente non s'immergono a grandi
profondità preferendo fondali intorno ai 6 metri; non sono territoriali in quanto non
hanno nemici naturali (a parte luomo e linquinamento) e quindi non hanno
neanche una struttura sociale ben definita, spesso sono solitari o si raggruppano in
piccole famiglie senza però un leader.
Generalmente partoriscono un solo figlio ogni due o cinque anni con una gestazione di 13
mesi ed il piccolo rimane con la madre fino alla successiva gravidanza. Le femmine
maturano sessualmente a circa 5 anni mentre i maschi a 10 anni. La durata della loro vita
si stima sia di circa 60 anni.
Ma torniamo al racconto della nostra spedizione: siamo in quattro tutti
esperti subacquei: io, mia moglie Lucia, Mariano e Grazia Fiore.
Arriviamo ad Orlando via New York, noleggiamo una grossa 4x4 Crysler e, dopo aver caricato
tutte le ingombranti attrezzature subacquee e fotografiche ci dirigiamo a nord-ovest verso
la contea di Cytrus, il tempo non è buono, ci dicono che da circa 100 anni non
piove in questo modo . E' colpa de El Nino che causa freddo ed umidità !
Giunti a Crystal River, dopo una notte di meritato riposo, nel pomeriggio noleggiamo
una barca; il tempo è leggermente migliorato, non piove e la temperatura è più alta,
l'acqua è calmissima ed abbastanza calda; ci inoltriamo tra le anse del fiume a velocità
ridottissima. Il posto è bellissimo con una flora esuberante ed una fauna spettacolare:
aironi, fenicotteri, pellicani, incontriamo anche caimani , ma di lamantini neanche
lombra .....!
I luoghi hanno nomi musicali ed evocativi della presenza dei pellerossa : WEEKI-WACHEE ,
HOMOSASSA , CHASSAHOWITZA , WITHLACOOCHEE etc.
Torniamo a sera
molto contenti per avere potuto godere di una natura splendida e tanto diversa da quella
cui siamo abituati : ci sono uccelli di tutti i tipi che si lasciano avvicinare, i
cipressi arrivano fin sullacqua con le loro radici; unico neo è quello di non avere
incontrato i lamantini.
Decidiamo quindi di informarci con i locali i quali ci dicono che dobbiamo essere sul
posto da loro indicato prima dellalba poiché è questo l'orario migliore per
incontrarli in quanto sono più attivi mentre il resto del giorno si nascondono per
dormire !
Programmiamo quindi una levataccia ed alle 4 imbarchiamo lattrezzatura così da
essere all'alba a KINGS BAY e specificatamente alle sorgenti denominate THREE SISTERS
vicino CATFISH CORNER e SHARK SINK.
Alle prime luci dellalba, fendendo la nebbia con la prua della nostra barca (che non
ha lelica immersa in acqua, ma un enorme "ventilatore" a poppa ) ci
rendiamo conto di quanto sia torbida l'acqua ed il pensiero va subito ai caimani ed alla
qualità delle riprese senza sole e con acqua torbida !
Ma è solo un attimo, ci mettiamo subito alla ricerca dei lamantini con in mano telecamere
e macchine fotografiche; dopo circa un'ora finalmente compare dal nulla un'enorme massa
grigia che mi passa sotto le gambe velocemente, tento di raggiungerlo, ma non ci riesco,
ma sono entusiasta poiché l'incontro ravvicinato è avvenuto: siamo nel posto giusto!
Il sole comincia a fare capolino, non ci sono molte nubi, e man mano che ci avviciniamo a
THREE SISTERS l'acqua si fa sempre meno torbida, incontriamo enormi carangidi che ci
sfrecciano intorno incuriositi ed al limite con la visibilità vedo una grossa massa
grigia, ci siamo, mi avvicino quasi senza respirare ed il lamantino non si muove, adesso
sono molto vicino e mi rendo conto che è una femmina che sta allattando il piccolo,
mi avvicino ancora ma lentamente si allontanano però riesco a seguirli per un po'
con la mia telecamera e riesco ad avvicinarmi a circa 1 metro .
Sono soddisfatto
poiché adesso si fanno avvicinare, probabilmente si stanno abituando alla nostra
presenza, inoltre sono più sazi e quindi più lenti e si stancano più facilmente mentre
l'acqua è sempre più limpida ed il sole illumina meglio sott'acqua.
Il tempo passa ed adesso ognuno di noi ne ha visto almeno tre o quattro, ritrovo la
femmina con il piccolo e riesco ad accarezzarli !
Nei giorni seguenti riusciamo a fare accettare la nostra presenza a questi gentili giganti
grigi, li riprendiamo, cercando di disturbarli il meno possibile, mentre mangiano le
piante acquatiche di cui vanno ghiotti o giocano fra di loro o dormono appoggiati sul
fondo.
Sono animali affascinanti e l'idea di essere tra i pochi ad averli visti da vicino e di
averli ripresi con le nostre attrezzature foto-video grafiche ci rende felici anche se il
pensiero va al fatto che sono in via di estinzione e che se non si riesce a proteggerli
adeguatamente fra qualche decennio potrebbe essere una specie estinta !
IL MIO MARE : il sito fotosub di Alberto Romeo
torna al LogBook
torna alla HomePage di Diveitaly