Storia della FotoCinematografia
Subacquea ItalianaI
.......LINO PELLEGRINI
Fa documentazioni fotosub
archeologiche in Spagna con l'aiuto del famoso pittore Salvatore
Dalì ed in Lybia a Leptis Magna.
![]() 1954 Archeosub in Spagna, Elena recupera un'anfora |
![]() 1953 Archeosub in Lybia a Leptis Magna , Elena con una colonna |
ed in Tripolitania ove realizza nel 1955 anche il documentario filmato per la Rai "Archeologia sottomarina in Libia"
1955 Archeosub in Tripolitania, Elena ritrova
il collo di un dolium
Lo stesso anno realizza,
sempre per la RAI, il documentario "Trionfo e morte
della nave Artiglio".
Nel 1956 effettua esplorazioni e scavi archeologi a Sabratha
1956, Archeosub a Sabratha, Elena ritrova
piatti fittili
Fa moltissime
immersioni in Mediterraneo ove nel 1957, a Lampedusa fotografa,
fra i primi, uno squalo. Segue anche amici pescatori subacquei e realizza molte foto d'azione. ![]() 1957 uno squalo a Lampedusa, |
![]() 1960- una grossa cernia catturata con l'uso dell ARA |
Lino Pellegrini
affianca la passione per l'archeologia subacquea a quella per la ricerca di navi famose
affondate e diventa un vero cacciatore di relitti, probabilmente il primo subacqueo
italiano veramente esperto in questo settore.
Nel 1954 ricostruisce la famosa "Battaglia delle
Kerkennah", e ritrova il relitto del cacciatorpediniere italiano "Tarigo".
L'anno successivo, in acque tunisine ricerca, trova e fotografa il relitto del
sommergibile francese "Morse" ove fa la fotografia,
pubblicata sulle riviste di tutto il mondo, del teschio di un sommergibilista.
1955, la famosissima foto del teschio del
sommergibilista del Morse
Nel 1956 in Mar Rosso, di fronte l' Eritrea, nei fondali dell'isola di Harmìl, cerca e trova il relitto del cacciatorpediniere italiano "Nullo" affondato dagli Inglesi nel 1940 (ove trovarono la morte: il Comandante Costantino Borsini ed il suo attendente Vincenzo Ciaràvolo, successivamente insigniti di medaglia d'oro al valore militare).
Il cacciatorpediniere NULLO in porto, prima
dell'affondamento causato dagli inglesi
Fa inoltre documentazioni fotografiche sul relitto del famoso transatlantico "Rex" (rievocato da Fellini in "Amarcord" ) affondato dinanzi a Capodistria, della nave Croesus e sul relitto, ridotto malissimo, del panfilo "Electra" di Guglielmo Marconi, affondato presso Zara. | ![]() 1959- Relitto del panfilo Elettra di Guglielmo Marconi Il subacqueo con ARO osserva un'ordinata |
Lino Pellegrini
fa queste ricerche ed immersioni, come tutte le altre, con la moglie che spesso utilizza
come modella come documentano le foto quì pubblicate: per queste imprese Elena
verrà insignita, unica donna, del Cavalierato della Repubblica!
Nel 1955 realizza per la RAI tre documentari filmati :
"Kurt Carlen, capitano coraggioso", "Ferrarin
35 anni dopo", e " Mayerling".
Nel 1956 gira altri tre documentari : "Caccia in Riserva",
"Dal Venezuela al Perù" e "Dalla
Bolivia all' Iguazzù"
Nel 1957 pubblica il suo primo libro "Sub, il libro degli abissi".
Facendo tesoro delle sue
esperienze sportive di sciatore ed amante della montagna, diventa anche un pioniere delle
immersioni sotto i ghiacci dove fa documentazioni fotografiche nei laghi
alpini ma anche in Alaska ed in Antartide.
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![]() Lino Pellegrini, componente della prima spedizione italiana in Antartico si accinge ad immergersi con la sua Nikonos II. ( Il suo carattere spiccatamente umoristico lo ha portato a realizzare questa foto montando tre foto diverse in cui, come dice, si è triplicato per resistere ai rigori del freddo !) |
Nel 1959
pubblica il libro "Secondo Universo" ed. Dompè,
Milano.
Nel 1960 per primo documenta fotograficamente l'uso della fiamma
ossidrica sott'acqua ed una sua foto viene utilizzata per della copertina della 2°
edizione del suo libro "Sub, il libro degli abissi"
ed. Aldo Martello, Milano.
Realizza inoltre documentazioni fotosub e servizi giornalistici in Patagonia,
Antartide, Giappone e Cina.
Nel 1990 pubblica "Ulisse con le pinne"
ed. Acanthus, Milano.
Tutta la famiglia Pellegrini va sott'acqua, oltre alla moglie Elena
che come lui può vantare un'attività pionieristica, i figli Marina e Daniele sono ottimi
giornalisti fotosub.
Tutta la famiglia Pellegrini ripresa
sott'acqua negli anni '70,
veniva chiamata la famiglia dei mostri marinii
Rigrazio il Dott. Lino
Pellegrini per la collaborazione alla stesura della sua biografia e per la gentile
concessione alla pubblicazione delle sue foto d'epoca, molte datemi direttamente, altre
tratte dal suo libro "Secondo Universo" ed. Dompè-Milano 1959, che gelosamente
ancora conservo nella mia biblioteca da quando, da adolescente, per primo mi ha fatto
sognare . Le foto del respiratore "Slip" sono tratte dal volune " Vita da Sub" di Ninì Cafiero" ed. SEI- 1977 |
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